Come trattare l’ ipoacusia in modo naturale

Ciao sono Antonio Sacchiero e in questo articolo parleremo dell’ipoacusia e di cosa si possa fare per diminuirla. Dal punto di vista medico, quando si parla di ipoacusia si individua un fenomeno di riduzione dell’udito a livelli più o meno intensi. Come molte situazioni patologiche riguardanti l’area dell’orecchio e la sua funzionalità, anche questa può essere connessa a diverse cause.

Cause Ipoacusia

Danni Ipoacusia

Sintomi Ipoacusia

Cura Ipoacusia

Di solito questa condizione non rappresenta un fenomeno che insorge improvvisamente, quindi non parliamo di ipoacusia improvvisa, ma una situazione che acquisisce evidenza progressiva nell’esistenza del soggetto che ne soffre, anche grazie all’adozione di particolari abitudini di vita, molto spesso non facilissime da correggere perché profondamente radicate.

Per avere un’idea dei fattori principali che possono scatenare l’insorgenza di un fenomeno di ipoacusia bilaterale o monolaterale o anche improvvisa è fondamentale avere in mente lo stato di salute generale delle singole parti dell’orecchio in rapporto all’igiene quotidiana e ad altri aspetti della vita di tutti i giorni.

Analizziamo quali sono i fattori che causano l’ipoacusia.

  • Monitorare il livello di pulizia dell’orecchio esterno, dal momento che questa parte risulta fondamentale nella definizione di un’efficienza completa delle funzioni uditive. I tappi di cerume e i fenomeni infettivi al canale uditivo rappresentano i principali fattori di danneggiamento dell’orecchio esterno e alcune delle più importanti cause di insorgenza di situazioni di ipoacusia.
  • Fare attenzione alle perforazioni del timpano, dal momento che costituiscono le più importanti lesioni in grado di provocare una condizione di riduzione dell’udito sia leggera sia intensa, fino ad arrivare a livelli invalidanti.
  • Fare attenzione al volume degli apparecchi di riproduzione musicale che si usano ogni giorno sia lavorando, sia eseguendo attività di svago come lo sport.

L’utilizzo di lettori mp3 a volume troppo alto è infatti uno dei principali motivi dietro ai danni all’udito e all’insorgenza di ipoacusia in particolare. Il consiglio degli specialisti, riportato anche su molti dei dispositivi in commercio, è quello di evitare di ascoltare la musica a volume massimo e se possibile preferire le casse acustiche al posto delle cuffiette.

Gia’ l’accorgimento di usare delle cuffie vere che si posizionano all’esterno delle orecchie diminuisce di molto il fattore scatenante l’ipoacusia.

Utilizzo sensato di cuffie per l'orecchio può aiutare a prevenire l'ipoacusia bilateraleimmagine di esempio utilizzo di cuffie

  • Monitorare il paziente nei giorni successivi la guarigione da malattie infettive come varicella, scarlattina, e meningite – stiamo parlando quindi soprattutto di soggetti in età infantile – dal momento che queste condizioni patologiche sono in grado di influenzare molto la probabilità di insorgenza di fenomeni di carenza uditiva.

Quando si inquadrano le cause di una condizione di riduzione più o meno intensa dell’udito, non si parla solo di igiene, lesioni e rumore, dal momento che anche l’ereditarietà ha un ruolo fondamentale nell’insorgenza di questa condizione patologica.

Le ipoacusie bilaterali diagnosticate medicalmente fin dalla nascita sono per la maggior parte di origine ereditaria e dovute alle anomalie nel processo di mutazione di un gene, per la precisione la connexina 26. La non corretta mutazione di questo gene è la causa di circa il 60% dei fenomeni di sordità o di condizione di inefficienza uditiva.

Il ruolo della connexina nella definizione della funzionalità dell’apparato uditivo è legato al fatto che questo gene è costituito da proteine in grado di assemblarsi tra loro e contribuire alla formazione di veri e propri canali, quindi di condotti la cui efficienza è fondamentale nel passaggio di stimoli sonori.

Vediamo quali sono i danni causati dall’ipoacusia.

Per quanto riguarda la classificazione precisa dei fenomeni di ipoacusia, è possibile riscontrare condizioni di diversa natura, per la precisione neurosensoriale, cocleare, retrococleare, mista e centrale.

Ipoacusia neurosensoriale

Nel primo caso, ovvero di ipoacusia neurosensoriale è possibile individuare una diminuzione delle capacità di udito dovuta a danni localizzati nell’orecchio interno. Il soggetto che soffre di ipoacusia neurosensoriale si trova in una situazione in cui l’apparato uditivo risulta incapace di convertire in impulsi nervosi gli stimoli sonori ricevuti dall’esterno. La persona che viene colpita da questo fenomeno è in grado di sentire i suoni, ma non riesce a riconoscerli.

Ipoacusia Cocleare

Nel caso di danni cocleari la zona danneggiata è proprio localizzata a livello dell’omonima area, la cui forma ricorda quella di una chiocciola, che riveste un ruolo fondamentale nella definizione dell’efficienza uditiva.

Le situazioni di ipoacusia retrococleare interessano invece nello specifico il nervo acustico. Nel caso in cui il soggetto soffra di una condizione di deficit uditivo di natura mista, è possibile individuare le cause della situazione patologica in una sinergia tra il danneggiamento dei condotti di trasmissione meccanica delle onde sonore e difetti di natura neurosensoriale.

I soggetti che rientrano nell’ultima casistica di diminuzione dell’udito soffrono di lesioni localizzate a livello del tronco encefalico, dovute soprattutto a fenomeni di demielinizzazione delle vie nervose. Questa situazione è riscontrabile soprattutto in pazienti di età senile.

Disturbi ipoacusia

Parlare di disturbi ipoacusici e delle modalità migliori per classificarli e prevenirli significa anche chiamare in causa i sintomi. Riconoscere una condizione di sordità più o meno intensa può non essere immediatamente facile, dal momento che, come già ricordato, non si tratta di fenomeni che insorgono improvvisamente.

Tra i principali sintomi di questo tipo di problemi di udito legati all’ipoacusia ricordiamo:

  • L’incapacità di distinguere alcuni stimoli sonori in luoghi affollati, come per esempio i contenuti di una conversazione intrattenuta con una persona vicina ma della quale non si vede il labiale.
  • Il male all’orecchio, molto spesso spia di una precedente situazione patologica di natura infettiva.
  • L’insorgenza di vertigini, sintomo correlato nella maggior parte dei casi alla sindrome di Ménière, ossia a un’anomalia dell’orecchio interno che è una delle cause dell’acufene.

Il mal d'orecchie è il classico sintomo che può causare ipoacusiaimmagine di esempio fischio all’orecchio

Curare un disturbo di natura ipoacusica può voler dire approcciarsi a metodi molto diversi tra loro. Per quanto riguarda l’ambito prettamente farmacologico, è possibile intervenire con la prescrizione di antibiotici, mentre per chi ha intenzione di concentrare l’attenzione sui rimedi naturali sono disponibili diverse soluzioni, come per esempio alcuni rimedi omeopatici (p.e. il Kalium Chloratum), utili anche in caso di insorgenza di otiti.

I casi di ipoacusia rappresentano una condizione estremamente fastidiosa e, purtroppo, sempre più diffusi: diventa sempre più importante imparare a riconoscerli e prevenirli, soprattutto per chi vive in grandi città o in situazioni dove l’inquinamento acustico è ad alti livelli. Puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo sul ronzio all’orecchio causato dai suoni (clicca sul link evidenziato).

Non appena si riscontrano problemi di questa natura è fondamentale intervenire per tempo, al fine di prevenire situazioni patologiche difficilmente risolvibili in età più matura o in condizioni di progressione avanzata. Sappi comunque che in quasi tutti i casi meno gravi e in alcuni di quelli piu’ gravi, e’ possibile migliorare la percezione dei suoni addirittura fino alla guarigione.

A volte si parla di ipoacusia improvvisa se ti capita di non sentire più molto bene da un orecchio. Il più delle volte questo è un problema dovuto a del cerume presente all’ interno dell’ orecchio ma è sempre meglio verificare attentamente per evitare eventuali danni a livello uditivo.

Come ti ho accennato in precedenza, è sempre meglio cercare di capire le cause che hanno portato a questo problemi e porvi subito un rimedio, andando ad agire sulla causa.

Come trattare l’ipoacusia con il metodo Connettis®?

Questo e’ possibile usando una tecnica manuale molto semplice, che io uso da diversi anni nella mia professione. Si tratta del mio personale Metodo Connettis™ che riesce a stimolare l’organo che non funziona piu’ bene: in questo caso l’organo dell’udito tramite l’orecchio (sembra una banalita’ ma non lo e’: troppo spesso si va a cercare “lontano” una soluzione che invece e’ molto vicina).

Il nostro corpo e’ stato costruito e progettato con alcuni sistemi di “autoaggiustamento” e sapendo dove e come agire si possono far regredire cosi’ tanti problemi che tu stesso stenterai a crederci !

Il Metodo Connettis™ e’ un metodo molto semplice ma molto efficace, che e’ possibile imparare ad eseguirlo su se stessi in pochi minuti. Non ha controindicazioni e funziona molto bene! Devi sapere che e’ molto importante cominciare a trattare il problema acufeni il piu’ presto possibile dal momento della sua insorgenza per poter ottenere piu’ risultati possibili.

Per applicare il Metodo Connettis™ non e’ necessaria alcuna competenza di tipo medico sanitaria in quanto si tratta di gesti molto semplici e riproducibili da chiunque. Nella parte alta di questo sito trovi la video presentazione del metodo, grazie al quale potrai anche liberarti dal problema dell’ipoacusia in modo completamente naturale ed in totale autonomia.

Guarda il video di presentazione del sistema nella parte alta di questo sito o in fondo.

Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero

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DISCLAIMER: ti raccomando di consultare il tuo medico di fiducia prima di applicare su te stesso/a le informazioni contenute in questo articolo, in quanto non vanno a sostituire la consulenza medica. Inoltre, non sei assolutamente autorizzato ad esercitare la libera professione applicando il mio metodo Connettis™.