Ciao sono il dr. Antonio Sacchiero e ti do il benvenuto in questo contenuto, dove ti fornirò delle informazioni preziose sull’esofagite e come intervenire efficacemente in modo del tutto naturale ed innocuo, come hanno fatto tutti i pazienti che hanno usato il metodo che stai per conoscere.
Esofagite: i principali sintomi
Esofagite: i principali rimedi
Metodo Connettis®: ecco il rimedio efficace ed innocuo per l’esofagite
Iniziamo sempre dalle basi, ovvero dal primo passo per poi comprendere tutte le altre indicazioni che seguiranno.
Cos’è l’esofagite?
Si tratta di una condizione infiammatoria acuta o cronica a carico dell’esofago (è nota anche con il nome di esofagite peptica o malattia da reflusso gastroesofageo), le cui pareti sono infiammate per effetto dei succhi gastrici che risalgono dallo stomaco.
La parete esofagea vive un contatto fisiologico con i succhi gastrici, ma si tratta di un momento transitorio che ha luogo solo in particolari fasi della digestione. Quando questa situazione si ripete troppe volte insorge questa fastidiosa problematica.
immagine di esempio digestione
Esistono diverse forme, che vengono distinte sulla base di alcune classificazioni endoscopiche:
- Esofagite lieve: sono riscontrabili alterazioni di bassa entità a carico della mucosa;
- Esofagite erosiva: il danno è palesemente visibile quando si eseguono esami di tipo endoscopico. Possono essere presenti anche fenomeni di sanguinamento;
- Esofagite stenotica: in questo caso si verifica un’occlusione del lume esofageo;
- Esofago di Barrett: il tessuto squamoso che è naturale nelle pareti dell’esofago viene sostituito da un tessuto cilindrico.
Un’altra distinzione delle tipologie di esofagite è quella conosciuta con il nome di “classificazione di Savary Miller” e si basa sul seguente schema:
- Esofagite di I grado: in questo caso è interessata dal processo infiammatorio soltanto una delle pliche presenti lungo il tubo esofageo (le pliche sono dei sollevamenti della mucosa che si chiudono e si aprono a seconda dei ritmi di discesa del bolo alimentare);
- Esofagite di II grado: il processo infiammatorio interessa più pliche;
- Esofagite di III grado: il processo infiammatorio interessa l’intera circonferenza del tubo esofageo;
- Esofagite di IV grado: il processo infiammatorio è degenerato in condizione ulcerosa;
- Esofagite di V grado: insorgenza dell’esofago di Barrett.
L’ultima suddivisione per tipologie, detta “classificazione endoscopica di Los Angeles”, prevede il seguente schema:
- Esofagite di grado A: lesioni inferiori ai 5 mm;
- Esofagite. di grado B: lesioni superiori ai 5 mm che interessano le punte di due pliche contigue;
- Esofagite di grado C: lesioni che interessano le punte di due pliche ma non l’intera circonferenza;
- Esofagite di grado D: lesioni che interessano l’intera circonferenza del tubo esofageo.
Quali sono i sintomi principali? Ecco un breve elenco che ti aiuterà a capire qualcosa di più e a inquadrare meglio la tua situazione.
Esofagite: i principali sintomi
L’esofagite da reflusso si distingue in base alla presenza di alcuni sintomi, che non devono essere sottovalutati al fine di evitare complicazioni. Quali sono? Ecco i principali:
- Dolore retrosternale (il dolore retrosternale può irradiarsi fino alle braccia e alle scapole. In questi casi non è raro confondere il dolore da esofagite con quello legato all’insorgenza di angina pectoris);
- Difficoltà durante la deglutizione;
- Fenomeni di dolore durante la deglutizione;
- Vomito;
- Nausea;
- Inspiegabili cali di appetito;
- Rigurgiti di saliva o di contenuto esofageo (avvengono soprattutto durante le ore notturne e sono spesso accompagnati da senso di acidità allo stomaco. A questo proposito può essere utile, soprattutto se a soffrirne è un soggetto in età infantile, sistemare sotto il materasso degli appositi rialzi per far sì che il materiale rigurgitato non ostruisca le vie respiratorie);
- Dolori muscolari;
- Bruciore alla bocca dello stomaco;
- Senso di fastidio allo stomaco soprattutto dopo diverse ore di digiuno;
- Alitosi;
- Faringite;
- Mal di gola;
- Sinusite;
- Sintomi tipici del raffreddore (i succhi gastrici che risalgono nell’esofago possono provocare irritazioni, in grado di determinare l’insorgenza di sintomi simili a quelli di un raffreddore, come per esempio l’ipersecrezione di muco);
- Corrosione dello smalto dei denti.
Questi sono i principali sintomi dell’esofagite da reflusso, che devono mettere in allarme soprattutto se si presentano assieme. Risolvere il problema significa fare in modo di evitare complicazioni anche molto fastidiose, come per esempio forme tumorali a carico dell’esofago o casi di ulcera. Prima di scegliere il rimedio adatto è però opportuno procedere alla diagnosi. Ecco come avviene.
Esofagite: come avviene la diagnosi?
Può non essere semplicissimo diagnosticare questo problema, dal momento che i sintomi possono essere confusi con quelli del reflusso. Per evitare errori è fondamentale mettere a punto un iter diagnostico approfondito, in modo da sapere anche quale cura scegliere.
La diagnosi può avvenire grazie a:
- Gastroscopia (si tratta della modalità diagnostica migliore per avere un’idea di eventuali lesioni interne);
- pH-metria (questo esame rappresenta un’alternativa molto utile per avere un’idea dell’effettiva influenza dell’aggressione acida sulle pareti dell’esofago);
- Biopsia (la biopsia costituisce la soluzione più specifica in quanto analizza fisicamente lo stato dei tessuti dell’esofago);
- Manometria gastro esofagea (esame molto utile in quanto permette di misurare la pressione nelle varie zone dell’esofago);
- TAC con mezzo di contrasto.
immagine di esempio gastroscopia
In seguito alla diagnosi è possibile anche scegliere il rimedio più adatto alla propria situazione.
I rimedi naturali rappresentano un’alternativa molto importante per chi vuole dire addio all’esofagite da reflusso e nelle prossime righe sono pronto a suggerirtene alcuni.
Esofagite: i principali rimedi
Curare l’esofagite da reflusso con i rimedi naturali è possibile? Assolutamente sì! Si tratta di alternative che sono in grado di aiutare a risolvere il problema, facendo dimenticare qualsiasi pericolo di effetti collaterali.
Alimentazione
L’alimentazione è il più importante tra i rimedi naturali contro l’esofagite da reflusso. Seguire un regime alimentare ad hoc significa prima di tutto eliminare tutti quei cibi che stimolano la secrezione di succhi gastrici E che diventano con il loro passaggio una vera e propria fonte di infiammazione.
Qualche esempio? Principalmente pane, pasta, pizza, biscotti, grissini, gallette, piadine (quindi tutte le farine sia bianche che integrali), patate, legumi, zucchero, miele e malti, caffè, bevande e bibite a base di caffeina, succhi di frutta acida, agrumi, cioccolato, fragole, cibi piccanti, spezie. Molto utile è evitare di consumare pasti abbondanti, al fine di non stressare i meccanismi funzionali dello sfintere esofageo, e di conseguenza anche le pareti dell’esofago.
Tecniche di rilassamento
Alla base del reflusso esofageo vi è un’eccessiva produzione di succhi gastrici ( sempre relativi al tipo di cibo che introduciamo) e che in molti casi è anche frutto di una condizione di stress cronico. Le tecniche di rilassamento possono essere molto valide a questo proposito.
Spazio quindi alla meditazione, alla pratica dello yoga (per far fronte a problemi gastrici può essere molto utile la posizione del cobra), al tai chi. Praticare attività fisica durante la cura per il reflusso è ovviamente consigliato, facendo attenzione a evitare sforzi eccessivi, soprattutto dopo i pasti.
Tisane
Il mondo delle tisane rappresenta un punto di riferimento molto importante quando si tratta di trovare un rimedio naturale per questa condizione molto fastidiosa. Quali sono le alternative migliori? Le tisane alla malva e quelle a base di semi di finocchio, che possono essere preparate senza problemi in pochi minuti.
Cavolo
Il cavolo rappresenta un rimedio naturale molto valido per risolvere il problema del reflusso esofageo. La sua funzione principale nel processo curativo consiste nel contrasto delle secrezioni gastriche. Si può assumere sotto forma di centrifugato, puro o leggermente diluito.
Fitoterapia
La fitoterapia è un universo molto importante quando si parla di rimedi naturali all’esofagite da reflusso. Tra le alternative più utili a questo proposito è possibile ricordare l’altea, la piantaggine, l’aloe (una delle soluzioni più efficaci per proteggere le pareti dello stomaco e dell’esofago), la liquirizia, il mirtillo, la già ricordata malva, l’incenso.
Tè verde
Il tè verde è un rimedio naturale molto utile a livello generale, che può rivelarsi efficace anche quando si tratta di risolvere il problema del reflusso esofageo, dal momento che regolarizza i processi digestivi.
Omeopatia
Tra i rimedi omeopatici più utili quando si tratta di risolvere il problema possiamo ricordare:
- Abies nigra;
- Belladonna;
- Asa foetida.
Alginato
Quando si parla di alginato si inquadra un derivato cellulare proveniente dalla parete di alcune alghe brune (Laminaria e Ascophillum) che può rappresentare un ottimo rimedio naturale . Perché? Perché forma una barriera tra stomaco ed esofago, utile a impedire gli effetti del reflusso esofageo. Gli alginati favoriscono anche l’aumento del pH delle pareti dello stomaco e dell’esofago, rendendo così meno dannosa l’aggressione delle sostanze acide.
Esofagite: consigli pratici per affrontarla
Per affrontare il problema è fondamentale mettere in atto anche alcuni semplici accorgimenti pratici, come per esempio il fatto di evitare indumenti particolarmente stretti, in quanto favoriscono la pressione intraddominale e quindi il reflusso gastroesofageo. Fondamentale è anche fare in modo di coricarsi non prima che siano trascorse 2/3 ore dall’assunzione dell’ultimo pasto, soprattutto se è abbondante.
Un altro consiglio pratico semplice e utile consiste nel bere un bicchiere d’acqua calda al mattino e un altro la sera prima di coricarsi. Si tratta di un’opzione molto valida per regolarizzare l’attività intestinale e, con l’aggiunta di qualche goccia di limone, per rendere la parete dell’esofago meno sensibile alle aggressioni delle sostanze acide. Ricordati però di masticare bene quell’acqua almeno 7/8 volte prima di deglutirla.
immagine di esempio acqua calda
Questi sono i principali rimedi naturali e consigli per risolvere l’esofagite, in particolare quella da reflusso. Per affrontare in maniera completa questa condizione è necessario anche conoscere le cause della sua insorgenza. Continua a leggere e ti dirò quali sono le più importanti.
Esofagite: le cause
Questa è una condizione la cui insorgenza è legata a cause molto diverse tra loro.
Ecco le più importanti:
- Reflusso gastroesofageo: costituisce la principale causa d’insorgenza quando si parla di esofagite, il risultato diretto della corrosione dei succhi gastrici provenienti dallo stomaco per via del cattivo funzionamento del cardias;
- Cause eosinofile: in certi casi questa condizione può essere legata a specifiche reazioni allergiche. I sintomi in queste situazioni tendono a presentarsi in maniera ciclica e sono caratterizzati da una recessione spontanea;
- Farmaci: sono diversi i farmaci la cui influenza può causare l’insorgenza dell’esofagite. Tra questi è possibile ricordare i FANS e i bifosfonati (farmaci “considerati”utili contro l’osteoporosi);
- Infezioni: in alcuni casi dietro all’insorgenza dell’esofagite può essere correlata a specifiche infezioni. Tra queste è possibile ricordare la candida e l’HIV (la condizione di immunodeficienza è un fattore causale molto importante quando si parla di cause dell’esofagite). In questo ambito causale rientrano anche le infezioni da Helicobacter Pylori, anche se si tratta di una conclusione molto controversa in ambiente medico e personalmente non la considero importante perché quello è un batterio endemico nello stomaco;
- Gravidanza: durante i mesi di gestazione l’aumento fisiologico delle dimensioni dell’utero può causare fenomeni di compressione alla regione cardiale, in grado di determinare l’insorgenza di reflusso gastroesofageo;
- Obesità e sovrappeso: condizioni di obesità e sovrappeso possono determinare l’insorgenza di questa condizione, in quanto in queste situazioni aumenta la pressione addominale e sono più alte le probabilità d’insorgenza di reflusso gastroesofageo;
- Tabagismo: il fumo rappresenta una causa d’insorgenza di reflusso esofageo, in quanto favorisce il reflusso e la secrezione di succhi gastrici;
- Ernia iatale;
- Sforzi fisici eccessivi: alcuni sforzi fisici eccessivi – p.e. movimenti legati ad attività sportive – possono determinare l’insorgenza di reflusso gastroesofageo (grazie all’aumento della pressione intraddominale).
Metodo Connettis®: ecco il rimedio efficace ed innocuo per l’esofagite
Ti ho parlato della defizione, dei sintomi e delle cause dell’esofagite. Ti ho elencato alcuni rimedi naturali tra i più diffusi, e adesso non mi resta che indicarti quello che è il rimedio efficace che uso da circa 15 anni con grande successo sui miei pazienti: il Metodo Connettis®.
Di cosa si tratta? Di un percorso terapeutico che ho messo a punto personalmente e che applico sui pazienti dall’anno 2000, in seguito a più di 35 anni di studio costante. Attraverso specifiche manipolazioni riesco ad attivare contemporaneamente il sistema nervoso, quello linfatico e quello connettivale, innescando una reazione curativa d’immediata efficacia.
Sarà sufficiente guardare il mio video e dopo pochi minuti sarai già in grado di ripetere esattamente i pochi e semplici gesti che ti insegnerò velocemente. Lo applico anche nei casi di reflusso biliare, una condizione che può portare all’irritazione delle pareti dello stomaco e dell’esofago (ti invito a leggere l’articolo che gli ho dedicato cliccando sul link evidenziato).
Non mi resta che invitarti ad imparare il metodo che uso da tanti anni su tutti i miei pazienti. Guarda il video di presentazione del sistema nella parte alta di questo sito o in fondo, così potrai capire come questo metodo potrà aiutarti a trattare il problema dell’esofagite.
Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero
PS: se hai trovato utili le informazioni condivise su questo articolo, mi farebbe piacere conoscere la tua opinione. Lasciami un commento qui sotto e/o condividi questo articolo su Facebook.
DISCLAIMER: ti raccomando di consultare il tuo medico di fiducia prima di applicare su te stesso/a le informazioni contenute in questo articolo, in quanto non vanno a sostituire la consulenza medica. Inoltre, non sei assolutamente autorizzato ad esercitare la libera professione applicando il mio metodo Connettis®.