Ecco come trattare il reflusso gastroesofageo nei neonati

Ciao sono il dr. Antonio Sacchiero  e ti do il benvenuto in questo contenuto, dove ti darò informazioni relative al reflusso gastroesofageo nei neonati. Soprattutto ti rivelerò un sistema per intervenire eficacemente sul problema ed in modo totalmente innocuo e naturale. Prima di tutto è però utile fornire una definizione generale.

Reflusso gastroesofageo nei neonati: i principali sintomi

Metodo Connettis®: ecco come trattare il reflusso gastroesofageo nei neonati

Cosa è il reflusso gastroesofageo e perché colpisce i neonati?

Si tratta di una disfunzione a livello dello sfintere esofageo inferiore (cardias), una valvola deputata a regolare il passaggio del cibo e del materiale emetico dall’esofago verso lo stomaco.
Quando sopraggiunge il reflusso gastroesofageo è possibile riscontrare una sua riapertura anomala, che determina, come è chiaro dal nome della condizione, il reflusso dei succhi gastrici nell’esofago, con conseguente irritazione delle sue pareti.

Il reflusso gastroesofageo colpisce a tutte le età, quindi la sua insorgenza può riguardare anche pazienti in età neonatale. In questi casi tende a comparire nei primi 10 mesi di vita e a regredire spontaneamente tra i 18 e i 24 mesi, a meno di particolari caratteristiche patologiche (come avrai modo di vedere proseguendo nella/nel lettura/video).

Può non essere facile riconoscerlo, dal momento che il quadro sintomatologico è confondibile in parte con quello riguardante le coliche neonatali. Nelle prossime righe ti darò qualche indicazione orientativa per non sbagliare.

Reflusso gastroesofageo nei neonati: i principali sintomi

Il reflusso gastroesofageo nel neonato può essere:

  • Fisiologico (causato dalla naturale immaturità dello sfintere esofageo);
  • Sintomatico (in questi casi le crisi si presentano con una frequenza superiore alle 10 volte/dì);
  • Patologico (accompagnato da una consistente perdita di peso e da episodi infiammatori oltre che da broncospasmi).

Il principale sintomo è il pianto parossistico, e proprio dalle sue caratteristiche è possibile distinguere se il piccolo soffre di una colica o di reflusso gastrico. Perchè? Perché nel primo caso il pianto è accompagnato da una tendenza ad avvicinare le gambe al petto, mentre nel secondo il neonato si inarca tenendo la testa all’indietro.

Mamma con neonato che piangeimmagine di esempio pianto nei neonati

Il neonato in piena crisi di reflusso tende a rifiutare la poppata, allontanandosi anche con veemenza dal seno materno. Questa sintomatologia può accompagnarsi anche a fenomeni di rigurgito. Tra gli altri segnali connessi alla presenza di reflusso gastroesofageo nel neonato è possibile ricordare:

  • Tosse;
  • Episodi di natura asmatica;
  • Salivazione eccessiva;
  • Difficoltà a prendere sonno e irrequietezza nelle ore notturne;
  • Difficoltà nella deglutizione;
  • Frequente insorgenza di problemi di otite.

Come è possibile ovviare al problema? Ecco qualche consiglio per risolvere la condizione.

Reflusso gastroesofageo nei neonati: come risolverlo

Come risolvere il problema del reflusso gastroesofageo nei neonati? Il primo consiglio che posso darti a questo proposito è di optare per i rimedi naturali, dal momento che rappresentano una soluzione priva di effetti collaterali.

Carboidrati

Evitare di nutrire direttamente e indirettamente il bambino con alimenti che provengono da carboidrati introdotti nella dieta della madre: quindi niente pane, pasta, pizza, focaccia, biscotti, grissini, gallette, riso, patate, legumi, e neanche  frutta dolce, miele, fruttosio, succhi di frutta o di agave o malti.

Non credere però ciecamente a queste informazioni! Ma verificale! Cioè prova e controlla come si modifica la situazione appena avrai smesso di introdurre nella dieta tua e del bambino questi che sono veri e propri cibi infiammatori!

Terapia posturale

Una soluzione molto utile per risolvere il reflusso gastroesofageo nel neonato riguarda l’aspetto posturale, più precisamente la necessità di evitare la posizione orizzontale. In che modo è possibile farlo? Per esempio inserendo nella culla o nel lettino degli appositi piani inclinati (l’inclinazione deve essere totale, per questo è sconsigliato l’utilizzo del cuscino).

Allattamento al seno prolungato

L’allattamento al seno prolungato può essere una valida soluzione contro il reflusso gastroesofageo nei neonati. Per quale motivo? Perché il latte materno – soprattutto quello che fuoriesce quando la poppata si avvicina alla fine – è molto nutriente e soprattutto molto denso, caratteristica di grande utilità per tamponare gli effetti dei succhi gastrici sulle pareti dell’esofago.

Massaggio

Massaggiare il pancino del neonato con olii essenziali è un ottimo rimedio contro il reflusso gastroesofageo.

Metodo Connettis®: ecco come trattare il reflusso gastroesofageo nei neonati

La soluzione che adotto io da almeno 15 anni per i miei pazienti per risolvere il reflusso gastroesofageo nel neonato è appunto il Metodo Connettis®, un percorso terapeutico che ho messo a punto personalmente e che, tramite appositi gesti e manipolazioni, permettono l’attivazione contemporanea dei sistemi nervoso, linfatico e connettivale, innescando una reazione curativa eccezionale e immediata.

Questo è possibile perché il problema è anche dato da un’alterazione della connessione elettrica dei tessuti e degli organi con il cervello. E questa serie di gesti e stimolazioni semplicissimi potrai impararli in pochi minuti guardando il mio video dove lo insegno in modo chiarissimo.

Sarà sufficiente ripetere esattamente i movimenti che ti farò vedere nel video e sarai subito in grado di dare sollievo e risolvere il problema del reflusso gastroesofageo del tuo bambino.

Dai un’occhiata ora al video di presentazione situato nella parte alta di questo sito o in fondo, così potrai capire come questo metodo potrà aiutarti ad intervenire sul reflusso gastroesofageo del tuo bambino neonato!

Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero

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DISCLAIMER: ti raccomando di consultare il tuo medico di fiducia prima di applicare su te stesso/a le informazioni contenute in questo articolo, in quanto non vanno a sostituire la consulenza medica. Inoltre, non sei assolutamente autorizzato ad esercitare la libera professione applicando il mio metodo Connettis®.