Ciao da Antonio Sacchiero e benvenuto in questo contenuto, dove ti fornirò informazioni sulle principali caratteristiche dell’ulcera. Ti darò delucidazioni sui sintomi, sulle cause e sui rimedi a un problema molto frequente, che colpisce tantissime persone nel mondo e che se non curato può determinare complicazioni molto gravi.
Metodo Connettis®: ecco il rimedio efficace per l’ulcera
Infine ti spiegherò quale sistema estremamente efficace uso da circa 15 anni con successo per i miei pazienti. Ed è lo stesso che ho usato per me quando ne ho sofferto proprio 15 anni fa!
Ulcera: definizione generale
Si tratta della lesione della pelle o di un tessuto epiteliale, caratterizzata da un processo di cicatrizzazione lento o totalmente assente. Coinvolge un’area con limiti ben definiti, solitamente scavata a livello più o meno profondo e risultato di un processo infiammatorio o di un’ischemia.
Quando si utilizza il termine “ulcera” nel linguaggio quotidiano – lasciando quindi da parte la definizione medica precisa – si fa riferimento nel senso comune a delle lesioni epiteliali che coinvolgono l’apparto gastrointestinale e gli organi che lo compongono. Questa associazione è dovuta in particolare alla frequenza dei fenomeni, che come ho già ricordato colpiscono tantissime persone nel mondo e sono profondamente legati alle nostre abitudini quotidiane.
Il termine “ulcera” è quindi entrato nel linguaggio comune anche quando non ci si muove in ambito medico: lo si chiama in causa per indicare una condizione di disagio profondo a livello gastrico, dovuta soprattutto a fenomeni di stress e di degenerazione del sistema nervoso.
Quando ci si riferisce a livello gastrointestinale si parla solitamente di ulcera peptica, per indicare l’influenza della pepsina (una particolare classe di enzimi che compongono i succhi gastrici) sulle pareti della mucosa. Può essere duodenale se coinvolge l’omonimo tratto dell’intestino, e gastrica se invece le lesioni sono focalizzate in particolare a livello dello stomaco.
immagine di esempio lesione allo stomaco
Ecco qualche informazione epidemiologica precisa riguardante l’ulcera:
- L’ulcera duodenale risulta 4 volte più frequente rispetto a quella gastrica;
- L’ulcera peptica in generale colpisce circa il 10% della popolazione mondiale almeno una volta nella vita;
- A livello generale è possibile dire che gli uomini siano colpiti da ulcera peptica con più frequenza rispetto alle donne;
- Il caso giapponese è molto particolare, dal momento che nelle statistiche rilevate nel paese del Sol Levante prevalgono i casi di ulcera gastrica su quella duodenale. Probabilmente per la loro abitudine di consumare brodi a temperatura estrema, vicina ai 100°!
E’ una patologia che può coinvolgere anche l’esofago. Questa condizione si verifica quando le sue pareti sono sottoposte a particolari livelli di stress per via del reflusso del cibo. Quando si parla delle varie forme si chiamano in causa condizioni che possono pregiudicare in maniera importante lo stato di salute di chi ne soffre, fino a metterne a rischio la vita. Ecco qualche indicazione per riconoscerla, partendo dal quadro sintomatologico.
Ulcera: i principali sintomi
Riconoscere i sintomi dell’ulcera è molto importante se si ha intenzione di evitare danni e di trovare in maniera tempestiva una cura efficace. Come ho appena ricordato, le lesioni a livello epiteliale possono coinvolgere diversi organi dell’apparato gastrointestinale ed essere caratterizzate da diversi gradi di profondità.
Ecco un quadro sintomatologico generale che può essere utile a capire se si sta o meno soffrendo di questa fastidiosa patologia:
- Dolore a livello addominale, la cui durata può variare da alcuni minuti fino a 2/3 ore. Nei casi più gravi può arrivare a irradiarsi fino allo sterno. Una caratteristica molto importante del dolore da ulcera è la sua tendenza ad acutizzarsi nelle ore subito successive alla fine di un pasto. Il dolore tende ad aumentare soprattutto in corrispondenza dei cambi di stagione;
- Sangue nelle feci. Normalmente è occulto, cioè può essere individuato solo con un esame apposito;
- Senso di nausea;
- Addome di consistenza dura;
- Tachicardia;
- Anemia da carenza di ferro (scientificamente conosciuta con il nome di anemia sideropenica);
- Frequenti fenomeni di emesi;
- Meteorismo;
- Sensazione di sazietà anche in mancanza di assunzione d’importanti quantità di cibo;
- Inappetenza;
- Perdita di peso in mancanza di sostanziali variazioni nella quantità di cibo assunto;
- Tracce di sangue nel vomito.
Questi sintomi rappresentano un elenco essenziale ma esauriente dei segnali che devono mettere in allarme chi sospetta di soffrire di ulcera. Soprattutto nel caso della presenza di tracce ematiche nel vomito e nelle feci è fondamentale ricorrere a un apposito rimedio, in modo da evitare che la situazione si aggravi. Prima dei rimedi veri e propri è però utile parlare di diagnosi. Come viene effettuata? Ecco le procedure.
Ulcera: la diagnosi
Come si effettua la diagnosi di ulcera? Ecco le principali alternative:
- Gastroscopia: si tratta della soluzione più efficace dal punto di vista della visione dello stato interno degli organi.
- Esame radiografico con mezzo di contrasto: questa metodologia diagnostica prevede che il paziente beva il bario prima che lo specialista osservi lo stato della sua mucosa gastrica o del suo intestino.
- Esami del sangue: le analisi del sangue in sede di diagnosi possono essere utili per riscontrare eventuali tracce di Helicobacter Pylori a livello ematico e per misurare i livelli di gastrina.
- Analisi delle feci: l’analisi delle feci può essere molto utile per individuare l’eventuale presenza di tracce ematiche normalmente occulte.
- Biopsia: la biopsia rappresenta una metodologia diagnostica molto utile per individuare l’eventuale presenza di Helicobacter Pylori.
- Ecografia: questo esame rappresenta un passo successivo a quelli appena elencati, utile per individuare l’eventuale coinvolgimento di altri organi oltre a quelli analizzati nei primi momenti.
immagine di esempio esami del sangue
Adesso è giunto il momento di parlare dei rimedi per l’ulcera. Ti consiglierò esclusivamente soluzioni naturali e lo farò per un motivo, ossia l’assenza di effetti collaterali, fondamentale visto che parliamo di apparato gastrointestinale, profondamente influenzato dalle nostre scelte in ambito farmacologico e alimentare.
Ulcera: i principali rimedi
Alimentazione
L’alimentazione è forse il più importante rimedio naturale contro questo fastidioso problema. Visto che nella stragrande maggioranza dei casi è stata proprio quella sbagliata a procurarla. Fondamentale è far sì che sia orientata verso l’assunzione di una bassa quantità di cibi acidi e infiammatori.
Molto utile è anche la moderazione nel consumo di latticini, soprattutto se a base di latte vaccino, molto più acido rispetto ad altri. Consiglio anche di cessare il consumo di bibite gassate, in particolare di Coca Cola.
Stile di vita sano
Le indicazioni che ti vengono spesso fornite quando si parla di stile di vita sano possono essere molto utili anche quando si tratta l’argomento dei rimedi contro l’ulcera. Qualche esempio? Smettere di fumare, smettere di bere alcolici, evitare le abbuffate, in modo da non stressare ulteriormente la mucosa gastrica.
Il consiglio più utile che posso darti a questo proposito, focalizzato in particolare sull’alimentazione, riguarda l’importanza di consumare più pasti leggeri nel corso della giornata, di masticare talmente tante volte da poter “bere” il cibo solido.
Evita di mangiare in condizioni psicologiche di stress. I pasti dovrebbero essere assunti a orari regolari ed è bene evitare di saltarli, dal momento che l’apparato deve essere abituato a un lavoro costante e continuativo.
Erbe e tisane
Il mondo delle erbe e delle tisane rappresenta un riferimento molto importante quando si parla di rimedi contro l’ulcera. Tra gli esempi che è impossibile non chiamare in causa ricordo:
- Iperico;
- Calendula;
- Tisane a base di camomilla e di melissa.
Tutte alternative molto utili a livello sia rilassante sia antinfiammatorio. Anche dalla dispensa della nonna è possibile trovare numerose soluzioni naturali interessanti per curare l’ulcera. Qualche esempio?
- L’aglio (fortissimo il suo potere infiammatorio, anche se è necessario non esagerare per evitare di stimolare la secrezione gastrica);
- La radice di liquirizia (masticarla può aiutare a tenere sotto controllo i succhi gastrici);
- Il latte di mandorla (si tratta di una soluzione molto utile dal momento che riduce il livello di acidità dello stomaco), l’olio di chiodi di garofano, l’omega 3 da olio di pesce.
immagine di esempio latte di mandorla
Rilassamento
In molti casi alla base di un problema di ulcera è possibile trovare una condizione di stress cronico, che determina eccessivo rilascio di succhi gastrici. Cercare di condurre una vita il più possibile rilassata rappresenta un’ottima soluzione preventiva per evitare complicazioni a livello gastrointestinale. A questo proposito sono benvenute opzioni come le discipline orientali (dallo yoga alla meditazione), ma anche una passeggiata all’aria aperta, in modo da scaricare la tensione di una giornata lavorativa.
Farmaci
Cessazione dell’assunzione di antinfiammatori e di qualsiasi presidio non naturale contro la stitichezza: in molti casi questi farmaci erodono le pareti degli organi gastrointestinali, determinando l’insorgenza di problemi gravi. Ovviamente esistono anche dei rimedi farmacologici per curare l’ulcera. Per dovere informativo ti elenco i principali:
- Antiacidi;
- Bloccanti del recettore H2 dell’istamina;
- Inibitori di pompa protonica;
- Gastroprotettori.
Un consiglio che posso dare assieme a queste indicazioni riguarda l’importanza di seguirle con costanza, anche perché rappresentano delle soluzioni molto utili a livello generale.
Cosa comporta non tenere conto di questi suggerimenti e di altri molto importanti per evitare complicazioni di natura ulcerosa? Conseguenze anche molto gravi, come per esempio l’insorgenza di fenomeni di perforazione. Essendo la cosa più grave che possa capitare ti prego di non arrivare a quel punto perché la tua vita sarebbe in pericolo!
Ulcera perforata: come riconoscerla
Prima di parlare dell’ulcera perforata parliamo delle cause generali, il cui elenco può essere utile per capire meglio quanto abbiamo già ricordato e anche i prossimi punti. Ecco le più importanti.
Infezioni batteriche
Fino agli anni 80 circa, la considerazione delle infezioni batteriche nel novero delle cause d’insorgenza di questa patologia era tenuta in pochissimo conto. Tra le forme batteriche che più frequentemente ci viene detto e ripetuto dai medici che determinano una condizione ulcerosa è possibile citare l’Helicobacter Pylori, che è alla radice di circa il 65% dei casi di ulcera peptica a livello mondiale e che agisce alterando l’azione del muco, che ha il compito di proteggere i tessuti gastrici e intestinali dagli attacchi degli acidi.
Però questa situazione si può verificare solo quando lo stato infiammatorio della mucosa è già grave ed avanzato, quindi viene considerato come principale responsabile questo batterio, ma non a ragion veduta! La riprova che esso sia effettivamente endemico ce la danno gli esami che, dopo le cure per eliminarlo con antibiotici, confermano ancora la sua presenza in gran quantità anche a guarigione avvenuta.
Assunzione di particolari farmaci
Alcuni farmaci possono causare questa condizione in quanto erodono le pareti della mucosa gastrica e dell’intestino. Tra i presidi che hanno una maggior influenza a questo proposito è possibile ricordare i farmaci cortisonici e i fans.
Gastrite cronica
La gastrite cronica rappresenta un fattore molto importante quando si parla di cause che possono portare a questa condizione. La continua esposizione all’azione dei succhi gastrici può infatti determinare alterazioni riguardanti la continuità epiteliale.
L’ulcera perforata rappresenta una delle principali conseguenze della trascuratezza di forme più blande. Si tratta di una condizione molto grave, che può e deve essere riconosciuta in maniera tempestiva. Ecco qualche indicazione da tener presente per evitare ulteriori problemi. Cominciamo dalla sintomatologia:
- Dolore acuto, con fitte violentissime;
- Distensione dell’addome;
- Conati di vomito;
- Aumento del battito cardiaco;
- Riduzione importante della minzione;
- Scomparsa dei fenomeni di defecazione;
- Disidratazione;
- Meteorismo;
- Sensazione di aria nello stomaco;
- Continui fenomeni di rigurgito;
- Tracce di sangue nel vomito;
- Oliguria (diminuzione della quantità di urina espulsa);
- Febbre alta;
- Tachicardia;
- Colorito livido;
- Sudori freddi;
- Stato di chock.
Metodo Connettis®: ecco il rimedio efficace per l’ulcera
Trovare un rimedio per l’ulcera in generale e per quella perforante soprattutto è fondamentale, dal momento che, come avrai avuto modo di capire, trascurare la gravità di queste situazioni può anche pregiudicare le possibilità di sopravvivenza della persona che soffre.
Se vuoi conoscere un trattamento sicuro non posso che consigliarti il Metodo Connettis®, che ho messo a punto personalmente e che applico sui pazienti dopo 35 anni di esperienza e 15 anni di applicazione di metodi connettivali. Si tratta di una tecnica che, tramite apposite manipolazioni effettuate dal sottoscritto, permette l’attivazione contemporanea del sistema nervoso, di quello linfatico e di quello connettivale.
In questo modo viene innescata una reazione curativa potentissima, capace di risolvere il problema in pochi giorni. Questo è possibile perché questo trattamento viene eseguito proprio dove si avverte il dolore e grazie a come lo si effettua si stimola indirettamente il cervello a far guarire l’organo trattato.
Ti prego di osservare le mie indicazioni e suggerimenti per sapere quali siano i cibi infiammatori che devi assolutamente eliminare dalla tua alimentazione immediatamente! Appena li avrai eliminati mi ringrazierai! Visto che i carboidrati sono i principali responsabili dell’ulcera!
Il Metodo Connettis® può essere imparato anche dal paziente (pensa a questo importantissimo vantaggio!), che, una volta istruito tramite la mia guida diretta, pratica e verbale, può applicarlo autonomamente a casa e ottenere un risultato pari a quello che otterresti facendoti trattare direttamente da me. È una tecnica sicura, efficace e soprattutto naturale, che interviene sulla causa senza concentrarsi unicamente sull’eradicazione momentanea del sintomo, che rappresenta uno dei difetti di tantissime cure tradizionali.
Non mi resta che invitarti ad imparare il metodo che uso da tanti anni su tutti i miei pazienti. Guarda il video di presentazione del sistema nella parte alta di questo sito o in fondo, così potrai capire come questo metodo potrà aiutarti a trattare questo problema.
Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero
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DISCLAIMER: ti raccomando di consultare il tuo medico di fiducia prima di applicare su te stesso/a le informazioni contenute in questo articolo, in quanto non vanno a sostituire la consulenza medica. Inoltre, non sei assolutamente autorizzato ad esercitare la libera professione applicando il mio metodo Connettis®.