Ciao sono Antonio Sacchiero e ti do il benvenuto in questo articolo sull’ipotiroidismo dove troverai informazioni su come capire che cos’è, e soprattutto come affrontarlo in modo naturale e innocuo come hanno fatto tutti i pazienti che hanno usato il metodo che stai per conoscere.
Di cosa parliamo quando nominiamo l’ipotiroidismo?
Prenderò qualche minuto del tuo tempo per aiutarti ad avere le idee più chiare al proposito, partendo dalle basi e finendo con qualche consiglio pratico e una soluzione estremamente efficace e naturale.
Le funzioni della ghiandola tiroidea sono fondamentali per la sopravvivenza del corpo umano: gli ormoni la cui produzione è presieduta dalla tiroide hanno infatti un ruolo chiave nella definizione di molti processi nodali, come per esempio quelli metabolici.
L’ipotiroidismo è definibile più precisamente come una situazione in cui la tiroide diminuisce in maniera drastica la sua produzione di ormone tiroxina e di ormone tireostimolante (TSH). La loro sintesi subisce dei deficit funzionali consistenti, influenzando la salute del soggetto in maniera molto importante.
Può essere di due tipi, ossia primitivo e secondario. Vediamo assieme le principali differenze:
- Primitivo: questa forma della sindrome clinica che sto per analizzare è più frequente rispetto all’altra, ed è inquadrabile sostanzialmente come ipotiroidismo autoimmune in cui il paziente presenta un gozzo di consistenza dura e una tiroide fibrosa e caratterizzata dalla presenza di formazioni grinzose;
- Secondario: nei casi d’ipotiroidismo secondario è possibile individuare un deficit di secrezione di TSH a livello dell’ipofisi.
Non ti preoccupare se magari non hai le idee chiarissime, perché nelle prossime righe ti spiegherò tutto quello che devi sapere per orientarti meglio nella terminologia anatomica utile alla comprensione delle caratteristiche principali della sindrome.
Dopo questa premessa non posso far altro che addentrarmi nella trattazione partendo dai sintomi, in modo da aiutarti a inquadrare in maniera ancora più definita la tua situazione.
L’ipotiroidismo può essere contraddistinto da diversi sintomi:
- Stanchezza persistente;
- Pelle secca e opaca;
- Tendenza a cali di memoria;
- Stitichezza;
- Episodi di natura depressiva;
- Aumento apprezzabile di sensibilità al freddo;
- Sostanziale calo della libido;
- Anomalie nella regolarità del ciclo mestruale;
- Gozzo tossico;
- Pallore e anemia;
- Improvviso aumento del peso corporeo;
- Condizione di brachicardia;
- Anemia;
- Sovrappeso di difficile soluzione.
immagine di esempio stanchezza persistente
Questo quadro sintomatologico, presentato in maniera chiaramente semplificata, può rappresentare un punto di partenza molto utile per capire se si soffre di questa patologia. Risulta poi opportuno procedere con gli opportuni controlli per accertarsi dell’effettiva presenza del disturbo e per trovare una soluzione al problema.
Adesso desidero guidarti alla scoperta delle cause dell’ipotiroidismo.
Le cause possono essere svariate. Come ho poco fa ricordato, il ruolo della tiroide nella definizione di un buono stato di salute è più che mai importante e la sua funzionalità può essere influenzata da un gran numero di fattori. Ecco le principali cause che possono determinare l’insorgenza di condizioni d’ipotiroidismo.
Dieta povera di iodio
Lo iodio ha un ruolo molto importante nella funzionalità della tiroide. Una dieta in cui è poco presente può determinare un rallentamento della sintesi degli ormoni e del loro rilascio nel sangue.
Ereditarietà
L’ereditarietà influisce in maniera profonda nel processo d’insorgenza delle malattie alla tiroide e quindi può essere individuata tra le cause dell’ipotiroidismo congenito.
Rimozione chirurgica della tiroide
In seguito a episodi di tumore o di altre malattie può capitare di essere sottoposti a trattamenti chirurgici che implicano la rimozione della tiroide o di alcune sue parti. Diventa quindi automatico inquadrare, soprattutto nel secondo caso, un sostanziale rallentamento delle funzionalità della ghiandola.
Tiroide ectopica
La tiroide ectopica è una condizione che vede la ghiandola in una posizione anomala. Questa situazione determina quindi delle alterazioni funzionali che possono portare a ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Radiazioni
L’esposizione a radiazioni può essere inquadrata come un fattore causale d’insorgenza della patologia in esame. La ghiandola tiroide rappresenta una delle prime parti del corpo umano a essere influenzata dal punto di vista funzionale quando il soggetto è esposto a radiazioni, anche per ragioni curative (p.e. nei trattamenti per i linfomi).
Farmaci
Alcuni farmaci possono causare ipotiroidismo subclinico con assenza di sintomi clinici. Tra i principali riferimenti a questo proposito possiamo ricordare il litio e l’interferone alfa.
Patologie autoimmuni.
Le patologie autoimmuni sono tra le prime cause dell’insorgenza di questa patologia. Tra le principali opzioni a questo proposito ricordiamo la tiroidite autoimmune, una malattia che può svilupparsi con maggior probabilità nei soggetti di sesso femminile. Anche il diabete di tipo 1 può rappresentare una causa d’ipotiroidismo.
Tumore ipofisario
L’ipofisi è una ghiandola di fondamentale importanza che si trova alla base del cranio e che nonostante le sue piccole dimensioni – non supera la grandezza di un pisello – regola diversi aspetti della funzionalità ormonale del nostro corpo. Quando si trova al centro di un processo di riproduzione cellulare anomalo è capace di apportare anomalie funzionali nodali nel sistema endocrino, causando quindi anche problemi come l’ipotiroidismo.
Gravidanza
La gravidanza può essere inquadrata tra le cause dell’ipotiroidismo in quanto rappresenta un momento della vita biologica della donna caratterizzato da profondi sconvolgimenti concernenti il sistema ormonale in toto.
immagine di esempio gravidanza
Altri fattori causali
Vi sono numerosi altri fattori causali che possono determinare l’insorgenza d’ipotiroidismo. Tra essi ricordiamo l’anemia perniciosa, la sindrome di Down, la vitiligine, la celiachia, la menopausa, l’età avanzata.
Qual’è la possibile cura per l’ipotiroidismo?
Le soluzioni per risolvere questo disturbo sono molte e nelle prossime righe mi dedicherò a presentarti soprattutto quelle naturali, dal momento che ritengo opportuno concentrare l’attenzione su rimedi in grado di eliminare le cause primarie di una condizione clinica e non solo i sintomi.
Dieta per l’ipotiroidismo
Le ghiandole del nostro corpo sono profondamente influenzate da quello che mangiamo e la tiroide non fa eccezione. La sua funzionalità deve tantissimo all’alimentazione e io non posso che raccomandare di seguire in maniera pedissequa i consigli che ti sto per dare, dal momento che rappresentano il primo passo per un approccio curativo naturale all’ipotiroidismo.
Prevenire è meglio che curare e quando si parla di malattie alla tiroide la prevenzione è nodale, dal momento che è molto difficile individuare in maniera univoca le cause e i fattori di rischio.
Integra lo iodio
Il primo passo per iniziare una dieta utile contro l’ipotiroidismo consiste nell’integrare lo iodio. Come ho avuto modo di ricordare nelle pagine precedenti, questo elemento ha un ruolo chiave nella velocità di produzione degli ormoni tiroidei e del loro rilascio nel sangue. Quali sono i principali alimenti utili per integrarlo? Soprattutto il pesce e i molluschi.
Un altro suggerimento molto importante quando si parla di dieta contro l’ipotiroidismo riguarda gli alimenti contenenti selenio, che svolgono un ruolo fondamentale nel perfezionamento della funzionalità tiroidea. Tra questi alimenti è possibile citare il germe di grano, i semi di girasole, la crusca di grano, il kamut crudo (molto utile anche per chi ha problemi di digestione).
Cosa è meglio evitare?
Una delle domande che ci si pone quasi automaticamente quando si affronta un problema come il deficit funzionale della tiroide (ma non solo) riguarda gli alimenti da evitare per mettere in atto una dieta risolutiva.
Ho già più volte ripetuto che l’integrazione di iodio è molto importante al fine di garantire una corretta funzionalità della tiroide e un’efficiente sintesi degli ormoni da essa rilasciati nel sangue: diventa quindi automatico comprendere che è meglio evitare gli alimenti che ne contengono poco.
A questo proposito ecco qualche altro suggerimento riguardante i cibi che sarebbe meglio non assumere per curare l’ipotiroidismo:
- Cavoletti di Bruxelles;
- Rape;
- Cavolo;
- Senape;
- Miglio;
- Prodotti contenenti soia;
- Arachidi.
L’alimentazione è considerabile tra i principali rimedi naturali per risolvere i problemi di tiroide. Così come di solito può essere la responsabile della sua insorgenza. La sua importanza è valida anche come rimedio nella dieta per la tiroidite di Hashimoto basata sulla diminuzione drastica dell’asssunzione di zuccheri.
Ora devo dirti che non basta prestare attenzione a questi alimenti. Purtroppo per far riprendere la tiroide a funzionare correttamente bisogna evitare come la peste tutti i cibi infiammatori.
Questa è un’informazione molto preziosa visto che non è facile ottenerla soprattutto dal proprio medico, dal momento che se fa dei corsi di aggiornamento che sono obbligatori e.c.m. (educazione continua in medicina) con le case farmaceutiche non avrà certo accesso a questo tipo di informazione, anzi.
Bene, nel mio video ti farò un elenco dettagliato di tutti i cibi che producono lo stato infiammatorio cronico, condizione indispensabile per creare questo tipo di patologia. Questi consigli possono essere applicati anche per risolvere una situazione d’ipotiroidismo in gravidanza o nel periodo dell’allattamento, due momenti molto delicati nella vita della donna e caratterizzati dalla necessità di far fronte ai problemi di salute alimentandosi in maniera equilibrata e sana.
Alimentazione e non solo! Non solo l’alimentazione è in grado di aiutare la tiroide a risvegliarsi. Tra i rimedi contro l’ipotiroidismo è possibile individuare anche altre alternative e nelle prossime righe ti illustrerò le principali:
Fitoterapia
I trattamenti fitoterapici possono rappresentare un’ottima soluzione naturale contro questo disturbo. Di opzioni a questo proposito ce ne sono davvero tante e io consiglio spesso ai miei pazienti un vero e proprio classico dell’ambito, ossia il fucus vesciculus.
Di cosa si tratta? Sto parlando di un’alga marina che svolge un ruolo molto importante nella normalizzazione dei processi di funzionalità della tiroide. Viene commercializzata in erboristeria sotto forma di tintura madre somministrabile in gocce.
immagine di esempio alga marina
Un’altra alternativa molto utilizzata per curare l’ipotiroidismo è il Commiphora Mukul. Anche in questo caso molto probabilmente ti starai chiedendo di cosa io stia parlando e nelle prossime righe te lo spiegherò. Siamo davanti a una pianta che al pari del fucus vesciculus arriva da lontano, per la precisione dall’India.
La sua funzione principale consiste sia in un processo di normalizzazione dell’attività tiroidea, coadiuvato da effetti antinfiammatori. Viene commercializzata in capsule di estratto secco, da assumere solitamente prima dei pasti.
Omeopatia
Anche l’omeopatia può essere individuata tra i rimedi naturali contro l’ipotiroidismo. I rimedi specifici possono essere davvero tanti ed è necessario studiare ogni singolo caso per consigliare in maniera puntuale. Voglio darti tre rapidi consigli, riguardanti nello specifico l’universo dei Fiori di Bach:
- Pine;
- Larch;
- Cerato;
Normalizza le tue abitudini alimentari
Nelle righe precedenti ho parlato dell’importanza della dieta contro l’ipotiroidismo. Le soluzioni a tal proposito come hai visto sono molte e devono essere coadiuvate da un’attenzione di base nei confronti della normalizzazione delle abitudini alimentari. I problemi alla tiroide hanno come prima conseguenza delle anomalie a livello metabolico, che possono essere combattute sì con soluzioni mirate, ma anche evitando di mangiare a orari sempre diversi e muovendosi poco.
A questo punto ti dirò che per i miei pazienti io applico il mio personale Metodo Connettis® come trattamento per l’ipotiroidismo.
È un sistema antinfiammatorio estremamente efficace e naturale, oltre che innocuo.
Si tratta di un metodo connettivale che riesce a creare una stimolazione su tre livelli: linfatico, neurologico, connettivale.
Questo sistema è semplicissimo e si può imparare in pochi minuti, basta guardare il mio video dove ti spiegherò esattamente come eseguirlo da solo e su qualunque persona a te cara. È un metodo che uso e insegno ai miei pazienti da circa 15 anni, con risultati eccezionali.
Infatti sono aumentati così tanto i pazienti che per “accontentarli” ho deciso di insegnar loro tramite dei corsi a video. Basta che guardi come si fa e avrai già imparato. Potrai ripeterlo due o tre volte la settimana e in pochissimi giorni avrai già dei risultati impossibili da ottenere con terapie che agiscono solo sui sintomi, come i farmaci!
Abbiamo fatto assieme un percorso senza dubbio importante alla scoperta delle caratteristiche dell’ipotiroidismo, la cui insorgenza è decisamente più frequente rispetto all’ipertiroidismo.
Riassumiamo per punti quanto abbiamo analizzato nelle righe precedenti:
- L’ipotiroidismo coinvolge il processo di sintesi dell’ormone tiroideo, che risulta sensibilmente rallentato;
- Può avere cause molto diverse, che vanno da problemi di natura congenita fino alle conseguenze della rimozione chirurgica della tiroide o di parti di essa;
- Il quadro sintomatologico è molto complesso, dal momento che inquadra una gamma di manifestazioni che vanno dalla stanchezza fisica, agli episodi di natura depressiva, fino all’aumento sensibile del flusso mestruale;
- La dieta contro l’ipotiroidismo è la miglior soluzione naturale per liberarsi del disturbo insieme al metodo Connettis™.
Se ti accorgi della presenza dei sintomi che ho già elencato, il mio consiglio è di procedere con dei controlli, in modo da essere sicuro di ricevere una diagnosi completa. Rimane da analizzare proprio quest’ultimo ambito.
Come avvviene la diagnosi? Quando ci si muove a livello di laboratori soprattutto attraverso l’esame di monitoraggio dei livelli di TSH nel sangue. Una volta appurata la presenza di una condizione d’ipotiroidismo attraverso un esame poco invasivo come questo è possibile scegliere l’approccio curativo.
Ho già avuto modo di ricordarti l’importanza dei rimedi naturali, in grado di eradicare la causa primaria del disturbo senza concentrarsi solo sull’eliminazione del sintomo e soprattutto senza procurare effetti collaterali. Prima di lasciarti voglio regalarti qualche ultimo consiglio di natura assolutamente pratica:
- Elimina il fumo, perché la sua influenza è deleteria anche sull’efficienza funzionale della tiroide;
- Fai movimento almeno per mezz’ora al giorno (anche tornare a casa a piedi dal lavoro va bene), in modo da rendere completo il processo di normalizzazione del metabolismo;
- Evita in qualsiasi modo i preparati ormonali, molto utilizzati da troppe persone che si dedicano all’attività sportiva e vogliono aumentare le proprie prestazioni;
Mi auguro di averti fornito un quadro esauriente riguardo all’ipotiroidismo e di essere soprattutto stato d’aiuto nella definizione equilibrata della tua situazione di salute attuale.
Non mi resta che invitarti ad imparare il metodo che uso da tanti anni su tutti i miei pazienti. Puoi vedere il video di presentazione del sistema e come può aiutarti a trattare questo problema nella parte alta di questo sito o in fondo. Ti stupirai della semplicità e dell’efficacia.
Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero
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DISCLAIMER: ti raccomando di consultare il tuo medico di fiducia prima di applicare su te stesso/a le informazioni contenute in questo articolo, in quanto non vanno a sostituire la consulenza medica. Inoltre, non sei assolutamente autorizzato ad esercitare la libera professione applicando il mio metodo Connettis®.