Che dieta seguire per trattare l’ipotiroidismo?

Ciao da Antonio Sacchiero e benvenuto in questo articolo del sito Connettis dove ti parlerò dell’ipotiroidismo e della dieta correlata. L’ipotiroidismo è una delle principali disfunzioni della tiroide, che può essere curata tramite un’attenzione specifica nell’alimentazione. Prima di addentrarci in questo argomento specifichiamo però cosa è la tiroide.

Ipotiroidismo

Si tratta di una ghiandola endocrina posizionata nella parte anteriore del collo (all’altezza della quinta vertebra cervicale), che ha la forma che ricorda quella della lettera H e di norma un peso non superiore ai 20 grammi.

La tiroide ha un ruolo fondamentale per la salute umana, in quanto secerne gli ormoni T3 (triioditironina) e T4 (tiroxina), fondamentali per il buon funzionamento di diversi processi del corpo, tra cui quelli metabolici. La corretta procedura di secrezione degli ormoni tiroidei è controllata dall’ipofisi attraverso il TSH (Tireo Stimulating Hormon), un ormone la cui produzione avviene nell’ipotalamo.

L’efficienza funzionale della tiroide è fondamentale per la salute umana e quando questo processo subisce delle anomalie possono sopraggiungere anche delle situazioni non facili da gestire dal punto di vista clinico. Tra le disfunzioni della ghiandola tiroidea l’ipotiroidismo è tra le più diffuse: è possibile riscontrare la presenza di questa condizione clinica quando i processi di produzione degli ormoni T3 e T4 subiscono un rallentamento consistente.

L’ipotiroidismo si può risolvere con la dieta?

La risposta a questa domanda è affermativa. Esistono alcuni accorgimenti per risvegliare la tiroide partendo da quello che si sceglie ogni giorno di mangiare. Nelle prossime pagine ti darò qualche consiglio al proposito, sperando di fornirti suggerimenti utili. Curare l’ipotiroidismo con la dieta è il miglior modo per evitare l’invasività fisica dei farmaci e per prendersi cura di una parte del proprio corpo la cui funzionalità ha un ruolo importantissimo.

Leggi ora i miei suggerimenti per una dieta anti ipotiroidismo.

Una dieta che abbia come obiettivo la risoluzione dell’ipotiroidismo deve tenere conto prima di tutto di una cosa: l’importanza dello iodio nella definizione funzionale della tiroide. Questo minerale ha infatti un ruolo fondamentale nei processi di sintesi di quegli importanti messaggeri biologici che sono gli ormoni tiroidei.

Lo iodio svolge anche una nodale funzione antiossidante, di grande rilevanza nell’integrità generale dell’organismo. La sua funzione di catalizzatore nei processi di secrezione ormonale a carico della tiroide lo rende quindi l’elemento principale per la funzionalità della ghiandola. I consigli riguardanti la dieta contro l’ipotiroidismo possono quindi partire dalla necessità d’integrarlo, con l’obiettivo di normalizzare i processi disintesi di T3 e T4.

Quali sono i principali alimenti che contengono iodio e che possono essere utilizzati per combattere l’ipotiroidismo? Ecco un elenco dei più importanti.

  • Sale iodato.
  • Pesce marino.
  • Broccoli.
  • Rape.
  • Semi di girasole.
  • Alghe marine.

Broccoliimmagine di esempio broccoli

Nei casi d’ipotiroidismo è molto spesso presente un’evidente condizione di sovrappeso. La difficoltà nella sintesi di T3 e T4 porta infatti un rallentamento a livello dei processi metabolici, che determina consistenti aumenti di peso nonostante il mancato cambiamento delle abitudini alimentari.

Tenere presente questo punto è fondamentale per parlare di dieta e ipotiroidismo, dal momento che è necessario ricordare la necessità di “aiutarsi” non solo con l’attenzione alla composizione dei cibi ma anche con la loro quantità e con l’attività fisica, in modo da contenere i danni legati al rallentamento dei processi di produzione e sintesi degli ormoni.

Anche il selenio ha un ruolo fondamentale nella definizione funzionale dei processi tiroidei. Che influenza precisa esercita? Questo minerale interviene sull’efficienza di alcuni enzimi che presiedono a percorsi immunologici nodali per la salute dell’organismo.

Il selenio (il cui fabbisogno quotidiano nell’adulto sano si aggira attorno ai 55 μg) è quindi molto utile nella dieta contro l’ipotiriodismo. Quando si parla di questa disfunzione è possibile individuare l’importanza non solo della sua presenza, ma anche del suo equilibrio con lo iodio, situazione che determina un’omeostasi tra la produzione di T3 e quella di T4.

A questo proposito è utile ricordare l’importanza di un’integrazione ragionata di questi elementi, evitando così che uno possa risultare prevalente rispetto all’altro. Il selenio in particolare può essere integrato attraverso l’assunzione di specifici alimenti. Ecco un elenco dei più importanti:

  • Crostacei e frutti di mare;
  • Frattaglie;
  • Patate, ma te le sconsiglio;
  • Latticini;
  • Cereali, ma te li sconsiglio;
  • Kamut;
  • Frutta secca (noci, ma pochissime);
  • Senape;
  • Aceto di mele;
  • Prezzemolo;
  • Banane, ma te le sconsiglio;
  • Reni di maiale;
  • Lievito di birra;
  • Tonno in scatola.

Osservando questo breve elenco è possibile ricavare un’indicazione molto utile: il selenio è presente sia nella carne sia nel pesce, quindi è opportuno variare la propria dieta al fine di evitare carenze funzionali alla tiroide.

Una dieta vegetariana può quindi non essere completamente indicata al fine di risolvere l’ipotiroidismo. Selenio e iodio non sono le uniche due chiavi per porre rimedio all’ipotiroidismo. Per mettere a punto una dieta efficace a questo scopo è utile anche avere un’idea di quello che è meglio evitare.

Come ho ricordato poco fa, una delle caratteristiche di questa distruzione della tiroide è un consistente rallentamento dei processi metabolici, che implica un aumento di peso. A questo proposito ricordo che è opportuno limitare il consumo di zuccheri, al fine di scongiurare ulteriori alterazioni di peso. Tra gli alimenti che è meglio non assumere nella dieta contro l’ipotiroidismo (i cosiddetti cibi gozzigeni) rientrano anche:

  • Le crocifere (il gruppo di verdure che comprende per esempio i cavoli);
  • I ravanelli;
  • Il sedano;
  • Le pesche;
  • L’uva.

Un’altra serie di consigli riguardanti il rapporto tra ipotiroidismo e dieta riguarda la necessità di limitare gli alimenti contenenti rame. Per quale motivo? Perché questo metallo è un potente antagonista dello iodio e quindi ne inibisce l’efficienza funzionale, inficiando di conseguenza i processi di produzione e sintesi degli ormoni tiroidei.

Ecco alcuni alimenti da evitare se si vuole mettere a punto una dieta che sia valida alleata contro l’ipotiroidismo:

  • Zucchero;
  • Farine anche se integrali;
  • Frutta dolce;
  • Dolci;
  • Alcolici;
  • Insaccati di maiale;
  • Bibite dolci;
  • Miele;
  • Barbabietola;
  • Zucca;
  • Patate;
  • Cipolle;
  • Carote;
  • Riso anche se integrale;
  • Cacao;
  • Legumi;
  • Frutta secca in guscio;
  • Crusca;
  • Ostriche;
  • Fegato di maiale;
  • Rene di maiale;
  • Manzo;
  • Aragosta;
  • Funghi essiccati;

L’ipotiroidismo e la dieta hanno un rapporto molto stretto. In queste pagine ti ho dato alcuni consigli preliminari, utili anche a comprendere dal punto di vista teorico l’importanza dell’introduzione di alcuni elelementi nella tua alimentazione quotidiana.

L’alimentazione è considerabile tra i principali rimedi naturali per risolvere i problemi di tiroide. Così come di solito può essere la responsabile della sua insorgenza. La sua importanza è valida anche come rimedio nella dieta per la tiroidite di Hashimoto , una forma di tiroidite cronaca che può evolvere in ipotiroidismo, basata sulla diminuzione drastica dell’assunzione di zuccheri.

Per avere un quadro completo della situazione della ghiandola tiroidea, può essere utile eseguire un’ecografia tiroidea, un esame non invasivo che permette di riscontrare anomalie di natura nodulare a carico della tiroide. Puoi leggere un’ampia documentazione nell’articolo che gli ho dedicato (clicca sul link evidenziato).


Qual’ora non l’ avessi già fatto, ti invito a vedere il  video di presetazione del metodo Connettis® per il trattamento dell’ ipotiroidismo che trovi nella parte alta (o bassa) di questa pagina. E’ un sistema completamente naturale, privo di controindicazioni, che non prevede alcuna somministrazione. Lo puoi applicare su te stesso, sia su bambini che su adulti di qualunque età.

Rimarrai stupito dalla sua semplicità di applicazione e, soprattutto, dalla sua efficacia.

Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero

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