Cosa fare in caso di ipotiroidismo in gravidanza?

Ciao sono Antonio Sacchiero e ti do il benvenuto in questo articolo del sito connettis.it. Qui ti parlerò del problema dell’ipotiroidismo in gravidanza, dei sintomi, delle cause e delle soluzioni più sagge da adottare, cioè le più naturali ma soprattutto le più efficaci.

Ipotiroidismo Gravidanza

Cause Ipotiroidismo Gravidanza

Sintomi Ipotiroidismo Gravidanza

Rimedi Ipotiroidismo Gravidanza

Cura Ipotiroidismo Gravidanza

L’ipotiroidismo in gravidanza rientra tra le condizioni più frequenti che caratterizzano questo periodo della vita biologica della donna. Prima di addentrarmi nella spiegazione specifica della situazione, nelle prossime righe ti spiego brevemente cos’è e a cosa serve la tiroide.

Stiamo parlando di una delle ghiandole più importanti del corpo umano, che si trova nella parte anteriore del collo all’altezza della quinta vertebra cervicale. La tiroide ha il fondamentale compito di secernere gli ormoni T3 e T4, fondamentali per il funzionamento di alcuni processi nodali nell’organismo umano, come per esempio quelli metabolici.

Il funzionamento corretto della tiroide è legato all’ipofisi, una piccola ghiandola che si trova alla base del cranio e che tramite il TSH (Tireo Stimulating Hormon), un ormone la cui produzione avviene nell’ipotalamo, controlla il processo di secrezione e sintesi degli ormoni tiroidei. Il TSH è importante anche per capire la presenza di un’eventuale condizione d’ipotiroidismo subclinico, caratterizzata da una produzione superiore alla norma di TSH.

In condizioni d’ipotirodisimo avviene un consistente rallentamento nella produzione e nella sintesi di T3 e T4, portando delle anomalie anche importanti nello svolgimento di processi come il metabolismo, ma anche a livello di frequenza cardiaca e regolarità dell’apparato riproduttore.

L’ipotiroidismo in gravidanza è una situazione molto frequente, così come anche nei 12 mesi successivi al parto. Nelle prossime pagine ti darò qualche consiglio per orientarti meglio e per cominciare a comprendere quelle che possono essere le soluzioni più adatte al tuo caso.

Donna in cinta

immagine di esempio gravidanza

Ecco le cose più importanti da sapere in caso di ipotiroidismo in gravidanza.

Affrontare il problema dell’ipotiroidismo è importante soprattutto in gravidanza, in quanto questa condizione può non solo provocare danni fisici alla madre, ma anche causare un aborto spontaneo o un parto pretermine. In quest’ultimo caso è possibile individuare alcune conseguenze specifiche sul neonato. Ecco un elenco delle principali:

  • Basso peso alla nascita;
  • Ipotiroidismo neonatale;
  • Labbro leporino;
  • Malformazioni congenite;
  • Epilessia;
  • Ritardo mentale.

Vediamo insieme le principali cause dell’ipotiroidismo in gravidanza.


Quali sono le cause dell’ipotiroidismo nei mesi gestazionali? Ecco le principali:

  • Anomalie ipofisarie: come ho specificato nelle righe precedenti, l’ipofisi ha un ruolo fondamentale nella definizione funzionale della tiroide. Un’anomalia a livello iposifario, causata nella maggior parte dei casi da situazioni di ipotiroidismo primitivo, può rendere palese questa condizione nei mesi della gravidanza;
  • Tiroidite autoimmune: la tiroidite autoimmune è annoverabile tra le principali cause d’ipotirodisimo nei mesi gestazionali. La tiroidite di Hashimoto rappresenta nello specifico il fattore causale più frequente di questa condizione patologica;
  • Effetti d’interventi chirurgici: interventi chirurgici aventi l’obiettivo di rimuovere noduli o masse tumorali a carico della tiroide possono inficiarne la velocità funzionale, intaccando così l’intero processo di produzione e sintesi degli ormoni T3 e T4;
  • Carenze iodiche: lo iodio è un minerale che ha un ruolo fondamentale nella definizione funzionale della tiroide. Risulta fondamentale non solo integrarlo in maniera equilibrata, ma anche fare sì che dal punto di vista delle quantità sia in equilibrio con il selenio. Situazioni di carenza iodica possono rappresentare dei fattori scatenanti dell’insorgenza d’ipotiroidismo durante i mesi di gravidanza;
  • Radioterapia: le donne che sono passate da un percorso di radioterapia nei mesi precedenti la gravidanza hanno una maggiore probabilità di essere soggette a ipotirodisimo durante i mesi gestazionali;
  • Cause di natura farmacologica: tra le cause di natura farmacologica legate all’insorgenza dell’ipotiroidismo in gravidanza è possibile individuare l’assunzione di presidi come il litio e l’amiodarone.
  • Obesità o sovrappeso.
  • Età superiore ai 30 anni.

Quali sono invece i sintomi principali dell’ipotiroidismo in gravidanza?

Non sono molto differenti da quelli che possono insorgere durante periodi non gestazionali. Rivediamoli assieme:

  • Unghie fragili con forte tendenza a spezzarsi;
  • Aumento di peso consistente anche in mancanza di un importante mutamento delle abitudini alimentari;
  • Cute secca;
  • Scarsa resistenza al freddo;
  • Problemi di concentrazione;
  • Capelli che cadono;
  • Astenia.

Molte volte è difficile riconoscere una situazione d’ipotiroidismo durante la gravidanza proprio per il caratteristico stato d’ansia e di alterazione psicologica che in molti casi accompagna questo periodo della vita della donna.

Donna in cinta in ansia

immagine di esempio stato d’ansia in gravidanza

A questo proposito, al fine di evitare inutili situazioni di aggravamento della condizione, è utile effettuare dei controlli non appena si presentano assieme i sintomi che ho elencato sopra. Sempre in luce della contingenza complessa che è lo stato di gravidanza, penso sia opportuno ricordare che il primo passo per una diagnosi d’ipotiroidismo caratterizzata da qualità e completezza è costituito dall’anamnesi.

La storia clinica approfondita della paziente è fondamentale per comprendere quelle che sono le basi da cui parte la condizione d’ipotiroidismo durante i mesi di gestazione, favorita per esempio da patologie quali il diabete mellito insulino dipendente o la celiachia. Malattie, queste, che sono considerate erroneamente autoimmuni. Più aventi ti spiegherò perché.

Ipotiroidismo e gravidanza è sì un binomio frequente, ma comunque molto raro nelle sue forme più gravi (spesso infatti è riscontrabile in forma subclinica) che palesano sempre la loro presenza attraverso sintomi conclamati e continui. Dopo aver analizzato i sintomi e le cause è arrivato il momento di concentrare l’attenzione sui rimedi, con un’attenzione particolare all’ambito delle soluzioni naturali.

Quali sono i possibili rimedi per l’ipotiroidismo in gravidanza?

I rimedi naturali possono essere molto utili nella risoluzione di questo disturbo, in quanto non sono invasivi per il fisico della madre e per la salute del nascituro.

Tra i principali consigli che voglio darti in cima alla lista non posso dimenticare l’importanza – per altro già ricordata – dell’integrazione di iodio nell’alimentazione quotidiana (ricordo che durante i nove mesi di gestazione il fabbisogno quotidiano si aggira attorno ai 220-250 μg/die). Ecco alcuni alimenti che lo contengono:

  • Pesce di mare;
  • Molluschi;
  • Alghe;
  • Uova.

Un altro consiglio importante che ti posso dare riguarda la cottura del pesce, che rappresenta una delle cause primarie di perdita di iodio. Anche il selenio, come ho già specificato, rappresenta un elemento fondamentale per risvegliare la tiroide soprattutto durante la gravidanza. Ecco un elenco di alimenti che lo contengono:

  • Animelle;
  • Crostacei;
  • Frattaglie di carne;
  • Kamut;
  • Orzo;
  • Noci brasiliane.

Ricordo anche che, come è chiaro solo da una rapida lettura di questo elenco, una dieta vegana o vegetariana può non rappresentare un percorso risolutivo per il problema dell’ipotiroidismo durante la gravidanza. Una condizione che insorge molto spesso e può essere curata soprattutto se trattata in tempo. La prevenzione durante tutto il corso della vita rimane in ogni caso la strada più utile.

Arrivati a questo punto voglio introdurti al mio personale Metodo Connettis® come rimedio all’ipertiroidismo in gravidanza.

Voglio infatti svelarti come affronto, e di solito risolvo, questa patologia durante la mia attività professionale: quando ricevo una paziente con questo problema le applico subito il metodo connettivale che stimola la funzione della tiroide sin dalla prima applicazione.

Si tratta di una tecnica manuale che essendo molto semplice, può essere imparata dalla diretta interessata. Grazie al fatto che agisce a livello linfatico, neurologico e connettivale, si riesce a stimolare una reazione molto veloce dell’organo sottostante la zona trattata.

Persino la deglutizione e la respirazione migliorano sin dalla prima applicazione. Questo sistema è talmente semplice ed efficace da potersi considerare geniale, proprio perché non necessita di attrezzi o apparecchiature, è brevissimo (5/10 minuti), lo si può applicare su se stessi o su chiunque, non ha controindicazioni o pericoli, è estremamente economico e di solito risolutivo!

Ho creato un video nel quale ti spiegherò perchè questo metodo funziona realmente e come può aiutarti a trattare il tuo problema. Non ti resta che vedere il mio video di presentazione che si trova nella parte alta e bassa di questa pagina.

Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero

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