Ciao sono Antonio Sacchiero e ti do il benvenuto in questo nuovo contenuto riguardante il gozzo tiroideo.
Il gozzo tiroideo, noto anche con il nome di struma, è una delle principali patologie a carico della ghiandola tiroide. Rappresenta la condizione anomala più visibile dal punto di vista fisico tra quelle a carico dei suoi processi funzionali.
Prima di approfondire le caratteristiche di questa situazione è fondamentale capire quali sono i fondamenti funzionali della tiroide, una ghiandola tanto piccola quanto importante per la nostra salute.
Quando la produzione e la sintesi degli ormoni tiroidei per qualsiasi ragione subisce un’alterazione, insorgono delle anomalie che possono manifestarsi in diversi modi e tra questi è possibile individuare il gozzo tiroideo. Esso è individuabile in un consistente aumento volumetrico della ghiandola tiroide visibile senza problemi dall’esterno. Il gozzo tiroideo può essere:
- Diffuso;
- Nodulare (multinodulare o mononodulare).
Il rigonfiamento dal punto di vista visivo si presenta più o meno simmetrico. La sua insorgenza è più frequente nei soggetti di sesso femminile e di età superiore ai 50 anni. Analizzare in maniera completa le caratteristiche del gozzo significa prima di tutto chiamare in causa una classificazione più approfondita di quella che ho presentato nelle righe immediatamente precedenti.
immagine di esempio controllo visivo
Vediamo come viene classificato, quale è la sua epidemiologia e l’eziologia del gozzo tiroideo.
Il dato epidemiologico principale riguardante lo struma tiroideo consiste nella carenza di sodio nell’alimentazione quotidiana. A questo proposito è possibile individuare un’alta frequenza di casi endemici di gozzo in situazioni in cui è molto difficile reperire questo minerale nei cibi consumati ogni giorno.
Il gozzo tiroideo è quindi endemico in ambienti di alta montagna, come per esempio la cordigliera delle Ande e l’Himalaia. Può essere anche sporadico. Come è chiaro dal nome si tratta di una condizione transitoria, in molti casi associata a patologie di natura tumorale o all’assunzione di farmaci antitiroidali.
Un ambito fondamentale per definire alcuni casi di anomalie alla tiroide è la genetica. Anche il gozzo può essere genetico e causato da alterazioni congenite nella produzione e nella sintesi di T3 e T4. L’aumento di volume della tiroide può essere uniforme o coinvolgere tutta la superficie della ghiandola.
Può però presentarsi anche in casi in cui l’attività funzionale della ghiandola non sia compromessa, e cioè sia regolare la produzione e la sintesi di T3 e T4. In questi casi ci si trova in presenza di un semplice ingrossamento della ghiandola non accompagnato da fenomeni di alterazione ormonale o neoplastica e si parla di gozzo eutiroideo e eumetabolico.
La manifestazione di questa anomalia può essere segno della presenza di una patologia autoimmune nota come morbo di Basedow (che ha come principale manifestazione l’ingrossamento delle pupille). In questo caso è definibile come gozzo tossico diffuso.
La produzione continua di TSH causa automaticamente un aumento volumetrico della ghiandola tiroide, che può arrivare a livelli d’iperfunzionalità cronica, caratterizzati poi da un processo di diminuzione della concentrazione di TSH.
Quali sono le altre possibili cause che possono fare insorgere il gozzo tiroideo?
La sua manifestazione può essere la conseguenza di altri fattori causali oltre al forte deficit di iodio e alla conseguente iperproduzione di TSH. Ecco le principali condizioni che possono causare la sua insorgenza:
- Gravidanza: la gravidanza è un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti a livello ormonale. La secrezione di HCG (gonadotropina corionica umana) può in particolare determinare una condizione transitoria di gozzo tiroideo;
- Alterazioni ormonali: caratteristiche del periodo adolescenziale: durante il periodo adolescenziale possono verificarsi alterazioni ormonali in grado di causare una lieve forma di gozzo;
- Tiroidite di Hashimoto: la tiroidite cronica autoimmune è individuabile tra le principali cause d’insorgenza di gozzo tossico in quanto caratterizzata da un’eccessiva secrezione di TSH per supplire alla carenza cronica di ormoni T3 e T4;
- Formazioni tumorali: le formazioni tumorali a carico della tiroide possono manifestarsi attraverso aumenti volumetrici della ghiandola;
- Tiroiditi: i processi infiammatori a carico della tiroide possono indurre l’insorgenza di questa anomalia della tiroide.
immagine di esempio gravidanza
La presenza dello struma tiroideo può determinare sostanziali difficoltà nella deglutizione, nei casi meno gravi ben tollerate dal paziente che ne soffre. Le conseguenze più serie possono riguardare invece la compressione degli organi vitali vicini alla tiroide. Il gozzo può essere curato in diversi modi.
Vediamo quali sono le possibili cure per il gozzo tiroideo.
Le cure di natura chirurgica e farmacologica prevedono l’assunzione di specifici presidi per normalizzare la situazione, oppure il vero e proprio intervento chirurgico di rimozione della tiroide nei casi in cui il gozzo comprima organi vitali circostanti la tiroide.
Esistono anche alcune cure naturali molto utili per guarire da questa anomalia. Personalmente tendo a consigliarle ai miei pazienti: risultano meno invasive dal punto di vista fisico e intervengono in maniera mirata sulle cause e non solo sul sintomo.
Integrazione dello iodio a livello alimentare.
Integrare lo iodio a livello alimentare è il primo passo per risolvere la situazione di base che causa il gozzo tiroideo. Quali alimenti si possono scegliere a questo proposito? Ecco un breve elenco:
- Lattuga;
- Frutti di mare;
- Cipolle;
- Ananas;
- Sale iodato e rosa dell’Himalaya;
- Fragole.
Foglie di tarassaco
Le foglie di tarassaco riscaldate poste sulle zone gonfie possono essere un valido rimedio naturale contro il gozzo tossico, soprattutto se causato da tiroidite e quindi da un processo infiammatorio iniziale.
Integrazione di selenio
Anche l’integrazione di selenio può essere utile come cura naturale del gozzo tossico, tenendo conto di mantenere il suo apporto in equilibrio con quello dello iodio. Tra i principali alimenti contenenti selenio ricordo.
- Aragosta.
- Cozze.
- Calamari.
- Tofu.
- Carne di maiale.
Adesso ti rivelo cosa faccio quando ricevo un paziente per il gozzo tiroideo: applico il mio personale Metodo Connettis®.
Questo è un metodo connettivale che agisce a più livelli e permette la regressione di questo fastidioso e difficile problema fino a ridimensionarlo e a volte farlo scomparire del tutto. Purtroppo non posso darti la garanzia della remissione completa perché nella maggior parte dei casi i pazienti non si rivolgono al fisioterapista per questo problema, quindi arrivano quando è già molto sviluppato.
Però ti posso garantire che ogni paziente con il gozzo tiroideo che ho trattato e cui ho insegnato a trattarsi da solo è stato molto contento perché ha ottenuto dei benefici e miglioramenti impensabili persino per il proprio endocrinologo. Infatti in tutti i casi che ho trattato è diminuito il volume del gozzo almeno del 30% e fino al 70 % per chi si è presentato tardi.
Mentre per chi ha cominciato a curarsi davvero ( = curare se stesso ) in tempo, appena insorto il sintomo, ha potuto farlo scomparire del tutto! Tutto ciò è possibile e reale perché il metodo che uso è un sistema neuro-linfatico-connettivale: quindi si possono ottenere questi risultati perché si agisce a tutti questi livelli sulle cause e non sui sintomi.
Il sistema linfatico viene attivato esattamente dove c’è bisogno riaprendo dei dotti linfatici che erano occlusi e permettendo la circolazione dei fluidi proprio dove non circolavano. Il sistema connettivale viene finalmente scollato e stimolato per permettere ai tessuti collegati di poter essere liberi di muoversi e di funzionare meglio.
Il sistema neurologico infine viene informato esattamente di quale organo e tessuto non funziona correttamente e di conseguenza si ottiene la stimolazione necessaria alla ripristino della funzione. Grazie a tutto ciò si riesce a trasformare un’infiammazione cronica inguaribile in un’ infiammazione acuta che può finalmente guarire.
Questo sistema è anche molto semplice e può essere imparato in pochi minuti anche da persone che non conoscono il corpo umano. Si applica su se stessi in 5/10 minuti e comincia a modificare la situazione sin dalla prima volta.
Con questo elenco di rimedi ho finito la mia trattazione riguardante il gozzo tiroideo. Il mio invito a ricorrere ai rimedi naturali è, come già ricordato, legato soprattutto al loro basso livello d’invasività fisica, molto importante quando si parla di una ghiandola come la tiroide, il cui funzionamento è nodale durante tutta la vita per la buona salute dell’organismo e può essere salvaguardato grazie a una prevenzione continua.
Non mi resta che invitarti ad imparare il metodo che uso da tanti anni su tutti i miei pazienti. Puoi vedere il video di presentazione del sistema e come può aiutarti a trattare questo problema nella parte alta di questo sito o in fondo. Ti stupirai della semplicità e dell’efficacia.
Ti auguro il meglio.
Ft. Dr. Antonio Sacchiero
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DISCLAIMER: ti raccomando di consultare il tuo medico di fiducia prima di applicare su te stesso/a le informazioni contenute in questo articolo, in quanto non vanno a sostituire la consulenza medica. Inoltre, non sei assolutamente autorizzato ad esercitare la libera professione applicando il mio metodo Connettis®.